PISA. Alla fine in Piazza dei Cavalieri ci sono arrivati comunque. Ma con almeno tremila persone al seguito. «Scrivi anche cinquemila: è un mare di gente» dice il vecchio militante di sinistra, una vita fra manifestazioni e cortei. «Come questa, in città, non se ne vedevano da anni» aggiunge. Ed è proprio così, è davvero un marea di gente quella che riempie la piazza, quando dalla scala della Scuola Normale una studentessa srotola lo striscione con la scritta “Palestina Libera” e subito sotto “No alla violenza della polizia”. Forse è lì che avrebbero voluto arrivare la mattina, prima delle cariche delle forze dell’ordine contro un corteo pacifico, di nemmeno un centinaio di studenti, la maggioranza minorenni, otto dei quali finiti all’ospedale. O forse no. Di sicuro interessava poco saperlo alle migliaia di pisani che nel pomeriggio di venerdi 23 febbraio alle 18 si sono ritrovati nei due presidi convocati, alla stessa ora, in Piazza XX Settembre, davanti al Comune, e in Piazza Mazzini, di fronte alla Prefettura.
Le voci della piazza
Qualcuno sì, è venuto anche per la “Palestina libera”, solo per citare uno dei cori declamati durante la manifestazione. La maggioranza è lì per dire «no alle botte contro una manifestazione pacifica» dice una signora. «Lo sa che erano........