La battaglia contro le keybox nel nome della lotta all’illegalità nel settore degli affitti turistici – una delle azioni accanto all’introduzione del Cin – rischia di avere come effetto collaterale l’esplosione di una nuova categoria di precari, sottopagati o, comunque, non tutelati: i “checkinisti”. Parola bruttina che indica chi consegna le chiavi di casa e raccoglie i documenti dei turisti – cioè fa il check-in – al posto del proprietario dell’appartamento e “al posto”, in parte, delle keybox, le scatoline con tastierino attaccate ai portoni che si aprono con il codice e contengono le chiavi per entrare nella casa prenotata on line. Insomma, un provvedimento anti-illegalità crea una nuova illegalità. Un paradosso.
«Bisogna fare una premessa: non è esatto dire che i tastierini sono stati messi al bando. In realtà da anni la legge prevede che si debba verificare di persona la corrispondenza tra chi è alloggiato e i documenti che fornisce», spiega il professore Roberto Guiggiani, docente di Evoluzione dei........