«Tesoro, buongiorno! È molto tempo che non ti vedevo e sei sempre più bella! Da chi devi andare? Vieni che ti accompagno». Stefano, con la sua gamba destra un po' più immobile della sinistra ed altre parti del corpo non troppo armonicamente collegate alla testa, prende sottobraccio “il suo tesoro”, la bacia sulla guancia e magari accarezzandola anche un po', la accompagna, dal medico che le necessita o all’ufficio Cup.
Sì, perché Stefano, da quel maledetto giorno in cui, appena diciottenne, incontrò un’auto che non rispettò il rosso, appartiene suo malgrado a quelli di “A.tra.c.to.”, che poi non è altro che l’acronimo di Associazione Traumi Cranici Toscani, e lavora come commesso in uno dei centri Asl del Valdarno. È solerte, gentile........