La lezione di Trump che ha riesumato quel “popolo” finito nel dimenticatoio: l’Europa deve specchiarsi nel suo trionfo

Filoamericani o antiamericani, sono almeno ottant’anni che noi europei (e noi italiani) ci specchiamo nelle cose che accadono sull’altra sponda dell’Atlantico. L’abbiamo fatto anche nei mesi della campagna per la Casa Bianca. Le opinioni pubbliche del Vecchio Continente hanno tifato in maggioranza per Kamala Harris, accodandosi al mainstream dei grandi media Usa, illudendosi che la prima democrazia del mondo non potesse davvero riportare sul trono un tycoon dal linguaggio violento, razzista dichiarato, il sobillatore dell’assalto a Capitol Hill, “un fascista”, come l’aveva apostrofato Harris. Invece ha vinto lui. E forse mai come oggi, per noi europei, è il caso di specchiarsi nel suo trionfo.

Ha vinto Trump perché ha dato voce politica a un “popolo” di colletti blu, ceti medi, immigrati latinos, afroamericani, giovani, donne, che non trovava rappresentanza nel messaggio di Harris, che si è dimostrato sordo all’allarmismo dei........

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