Il Deep State, gli accordi e le guerre fantasma. Da Biden e Putin all’Iran: ora la de-escalation è più viva che mai

Lo scambio di prigionieri, il più affollato dai tempi della guerra fredda, ha confermato che esiste un mondo parallelo e invisibile che funziona, o meglio comanda. Coincide col Deep State, lo stato misterioso dell’intelligence e degli omicidi selezionati, dei ricatti e degli scambi. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che siamo tornati ai tempi in cui Stati Uniti e Unione Sovietica, ora Federazione russa, seguitano a vivere una loro relazione segreta in cui litigano, fanno sesso, si minacciano separazione e resa dei conti, ma poi trovano un accordo e lo fanno.

Su come si sia arrivati allo scambio di prigionieri, i giornali americani sono zeppi di storie come serie di film in cui appaiono e scompaiono assassini inveterati, innocenti arrestati, giornalisti catturati per essere scambiati con assassini a pagamento. Ma l’importante è che il matrimonio funzioni e che ogni tanto dia la prova che esiste un livello superiore in cui poche persone si incontrano, si parlano e si chiedono se davvero vale la pena combattere una guerra.

Ed è interessante seguire il cambiamento stilistico delle dichiarazioni del Presidente russo Vladimir Putin, del ministro Lavrov, del portavoce Peskov e dei pochi maggiorenti del Cremlino che in questi giorni usano un linguaggio misurato e quasi insignificante. Putin insiste sulla visione della Nato come un drago vorace che vuole mangiare quel che resta della Russia, ma lo dice con un tono da litania, senza cariche emotive. Gli scacchieri sono ormai dei vasi comunicanti – Ucraina, Gaza, Iran, Cina, Taiwan – e quel che succede in uno si riversa sugli altri. Sicché i cinesi pur stando dalla parte dei russi, ripetono che nessuno può imporre lo smembramento dell’Ucraina perché è uno Stato unitario e non una polpetta. Questo infastidisce Lavrov che alza le spalle: “Lo dicono sempre e ormai ci siamo abituati”. Ma non spiega perché.

Il motivo per cui la Cina è alleata della Russia (ma non della conquista russa) sta nel fatto che i cinesi quando parlano dell’Ucraina, pensano a Taiwan. E se dovessero ammettere la liceità dello smembramento dell’Ucraina dovrebbero concedere lo smembramento della integrità cinese cioè Taiwan stessa. Quello che succede nel Medio Oriente è lampante: Netanyahu coglie vittorie militari che spolpano la capacità reattiva iraniana di........

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