Le bugie dei libri di storia che raccontano il Paese: il rischio per l’Italia e l’Occidente

“In Europa orientale il crollo dei regimi comunisti, che sostenevano la pacifica convivenza tra le etnie, ha favorito la rinascita dei nazionalismi”. “Nel 2014, dopo aver chiesto l’intervento delle truppe di Mosca, la Crimea, abitata in maggioranza da russi, si è autoproclamata indipendente con un referendum ed è stata annessa alla Russia”. Le frasi che qui riporto sono tratte da alcuni sussidiari e libri di testo per le scuole medie. Su tredici testi esaminati, riferisce l’AdnKronos in un servizio, dodici raccontano la storia e la geografia come farebbe Putin, includendo in molte mappe i confini di Ucraina e paesi baltici nella “regione russa”. Ma non si tratta di manuali ad uso dei ragazzi di Mosca, come sarebbe lecito pensare. Poiché questi libri sono adottati nelle scuole di mezza Italia. Sì, avete capito bene, la disinformazione faziosa ha infiltrato la didattica di uno dei Paesi storici del fronte atlantico. La cui Presidente del Consiglio ieri al Senato ha annunciato la prima riunione del G7 a Kiev, l’impegno per l’ingresso dell’Ucraina nell’Europa e ogni sostegno economico e militare a sostegno della sua resistenza definita “eroica”, oltre alla responsabilità di costruire una pace giusta, “rispettosa della dignità della nazione aggredita”.

Lo scarto tra le parole dei manuali scolastici e le parole della premier racconta il caso Italia, l’ambiguità che confonde e inquina la società, la palude di opinioni scollate dalla realtà e dalla storia che........

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