Notte di paura in Emilia Romagna: esondazione scongiurata nel Ravennate. La diretta |
Bologna, 26 dicembre 2025 – La grande paura è passata: il rischio di esondazione dei fiumi Senio e Lamone è stata scongiurata. I colmi di piena in transito nella notte tra il 25 e il 26 dicembre sono rimasti all’interno degli argini: il pericolo era che potessero essere deboli a causa della prolungata permanenza sopra la soglia 3.
Le forti piene di Senio e Lamone sono quindi passate sulla pianura ravennate senza problemi particolari e in mattinata tutti i punti di rilevamento risultano in calo. Castel Bolognese, Bagnacavallo e Cotignola erano i Comuni a rischio del Ravennate. Rientrati nelle loro abitazioni e 209 evacuati in Romagna.
Nel tardo pomeriggio di Natale era stata effettuata la rotta dell’argine del Senio nel Faentino, con l’obiettivo di allagare i campi e ‘salvare’ i paesi più a valle. Allerta meteo gialla per sabato 27 dicembre.
"Per le giornate di oggi e di domani non sono previste precipitazioni sul territorio regionale, le piene sono in esaurimento su tutti i corsi d'acqua", con queste parole l'Arpae chiude la fase emergenziale del maltempo che ha flagellato l'Emilia Romagna negli ultimi due giorni, proprio a cavallo del Natale. Resta per domani un'allerta gialla nelle pianure bolognesi, ravennati e ferraresi legate alla fragilità del suolo dopo una tale quantità d'acqua.
"Le 209 persone assistite direttamente dalla protezione civile che sono state accolte nei 6 hub allestiti dai Comuni sono tutte rientrate nelle loro case alle prime ore del mattino. I volontari di protezione civile hanno collaborato per effettuare monitoraggi dei corsi d’acqua, ridurre i tempi di attuazione degli interventi e nell’allestimento degli Hub. Le evacuazioni hanno interessato i Comuni di Castel Bolognese, Solarolo, Cotignola, Lugo, Fusignano, Alfonsine, Bagnacavallo, rivieraschi del fiume Senio, nel ravennate, e San Lazzaro alle porte di Bologna (torrente Savena)".
“La circolazione atmosferica che ha interessato la regione è risultata simile a quella del 2023, con piogge estremamente abbondanti e insistenti, in particolare sui bacini romagnoli. Ma a differenza di allora, questa volta il sistema ha tenuto, non si sono registrate tracimazioni né rotture arginali; un segnale importante, frutto anche degli interventi realizzati e sintomo dell'urgenza di........