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La sfida infinita di Velasco. La filosofia, l’Iran e quella telefonata di Guardiola
Parigi, 11 agosto – La vita (ri)comincia a 72 anni, quando nella vita puoi benissimo dire di essere stato un vincente senza mai cercare il successo facile. Julio Velasco mette il suo sigillo sul trionfo dell’Italvolley femminile. Ma soprattutto dimostra al mondo intero quanto sia necessario sperimentare, ritentare, ridefinire e ridefinirsi. Proprio questo crea il carisma, ti investe della facoltà di indicare la strada a chi, l’oro, forse nemmeno l’immaginava. Lui, con la nazionale maschile, l’aveva solo accarezzato. Tutti ricordano la maledetta finale di Atlanta 1996. Quel trionfo mancato non è diventato un’ossessione, magari lo è stato per chi guardava. Nel frattempo, l’uomo di La Plata, ha macinato........
© il Resto del Carlino
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