Occhi sulla storia, creatività e intuizioni: il Carlino nell’era della Belle Époque |
Bologna, 23 dicembre 2025 – Un giornale che fa parte della storia. "il Resto del Carlino" nacque durante gli anni della "Belle Époque" (1870-1915). Mentre in Francia aprivano i locali delle "Folies Bergère" in rue Richer 32, con le ballerine del can can e con le chanteuses immortalate da Toulouse-Lautrec e da Edouard Manet, in Italia il vero protagonista fu il caffè che poi prese il nome di "Café Chantant" perché all’interno del locale si pensò di allestire uno spettacolo: esemplari furono a Napoli il Gambrinus e il Salone Margherita. L’atmosfera della Belle Époque era giunta anche in Italia e anche a Bologna; il desidero della pace, un nuovo stile di vita, i primi segnali di un benessere mai conosciuto prima, una seconda rivoluzione industriale che portava con sé occupazione, migliori sti pendi, prodotti di una tecnologia innovativa, invenzioni, spinte al consumismo. Si affacciavano più efficaci tecniche di distribuzione dei prodotti, si aprivano i primi grandi magazzini, si inventava la vendita per corrispondenza, si adottavano modalità di pagamento rateale, sominciava a far ricorso sistematico e creativo alla pubblicità.