Trump-Harris, l’America sceglie. New York tra code ai seggi e scioperi. Il reportage
New York, 5 novembre 2024 – Lui, aria distinta, giacca blu e jeans. Lei con un Burberry leggero. Siamo in coda con loro al seggio della scuola di Design sulla 56ª strada nell’East Side di New York, a pochi metri dalla Trump Tower. Il loro primo pensiero è togliersi il cappellino rosso dei Maga, il popolo trumpiano. Appena entrano sorridono, come a voler rivolgere un segnale di onesta trasparenza ed educazione. Nei seggi della Grande Mela è proibito introdurre pubblicità elettorale, anche se il loro voto sembra abbastanza palese. Pure a Manhattan, fra Times Square e la redazione del New York Times, dove il personale grafico sciopera davanti alle vetrate del giornale per boicottare la proprietà del quotidiano che da due anni non vuole rinnovare il contratto di lavoro, si respira un’atmosfera strana.
I grandi tabelloni luminosi oggi trasmetteranno i dati senza interruzione anche sulle elezioni locali. A New York, infatti, se i democratici riprendessero i seggi alla Camera persi nel 2020 e nel 2022,........
© il Resto del Carlino
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