Roma, 27 novembre 2024 – Questa volta sono i falchi, i Paesi che da sempre hanno sposato la linea dura sul fronte dei conti pubblici, tutta tagli e sacrifici, a finire nell’elenco dei cattivi della Commissione europea. Mentre l’Italia, tradizionale pecora nera, supera l’esame a pieni voti e porta a casa l’allungamento del piano di risanamento a sette anni. “Credibili” le stime sulla riduzione del debito”, “in linea con le raccomandazioni” il suo Documento programmatico di bilancio. È un’Europa capovolta quella che è uscita dalle pagelle diffuse ieri dalla Commissione europea. E, a conferma del buon momento del Bel Paese, arriva anche il via libera alla sesta rata del Pnrr per 8,7 miliardi. Meloni esulta: “Siamo la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”. Meno facili, le cose, sul fronte della manovra: sotto i riflettori il canone Rai e il finanziamento ai partiti, su cui però il Colle ha già espresso i suoi dubbi.
Una grana dopo l’altra.........