Roma, 3 dicembre 2024 – Negli anni 80 l’ex ministro Beniamino Andreatta lo convinse a tornare dalla London School of Economics per affidargli il compito di segretario del piano nazionale per la ristrutturazione dell’industria dell’auto. Patrizio Bianchi, economista, manager, ex ministro dell’Istruzione, conosce bene il settore. E non è sorpreso dal terremoto Tavares. “È da tempo che su Stellantis si aggiravano delle nubi. Sembrava che fosse venuta meno quella capacità di collocarsi sul mercato, di avere un’identità”.
Si riferisce all’Italia?
“Nel nostro Paese si è creato un vuoto. La fusione con i francesi ha messo insieme 14 marchi e ha fatto venir meno l’idea di avere un’impresa di riferimento nazionale, che fosse in grado di gestire non solo la produzione corrente ma anche di cogliere le........