Le forzature che non aiutano l’autonomia
La classica maionese impazzita. Salpa in un mare forza nove la burrascosa navigazione dell’autonomia differenziata: centomila firme raccolte in quattro e quattrotto per il referendum abrogativo, rottura palese nella maggioranza, fuoco di sbarramento dal Sud e non solo sul terreno politico.
Ai toni trionfali di metà giugno, dopo la definitiva approvazione in Parlamento, si sostituiscono gli accenti lugubri di chi la vede nera nella stessa roccaforte leghista: dal Veneto capofila della battaglia, uno di quelli in prima fila come Roberto Marcato, alla domanda su che supporto si aspetti dagli alleati di centrodestra nel voto referendario, risponde esplicitamente: «Nessuno».
Il suo non è pessimismo, ma realismo. Nel giugno 2006 la devolution fortemente voluta dalla Lega di Bossi e Maroni venne........
© Il Mattino di Padova
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