Intimidazioni, corruzione e violenze: la strategia "alternativa" dello Zar per piegare il destino dei Paesi vicini
Volodymyr Zelensky chiede agli alleati di riconoscere nella minaccia nordcoreana rivolta al suo Paese un passo di concreta escalation verso un conflitto mondiale. Attenzione, avverte il presidente ucraino, l'asse delle autocrazie a guida russo-cinese è sempre più coeso e sfacciato, ormai manda contro di noi truppe di un regime allineato senza quasi nasconderlo e se non si agisce con decisione per fermarlo adesso, dopo sarà tardi per fermare un conflitto fuori controllo. Questo sul piano militare. Ma esiste un altro fronte di questa guerra mondiale a pezzi che troppi si sforzano di non vedere. Gestito con metodi diversi da quelli brutali che la Russia di Putin utilizza in Ucraina e che la Cina di Xi Jinping si prepara a impiegare contro Taiwan.
È il tentativo putiniano di piegare al destino della Bielorussia, che sotto Lukashenko altro non è più se non una provincia vassalla dell'impero di Mosca indipendente solo di nome, altri Paesi che aspirano a entrare nel club delle libere democrazie europee. E di piegarle, nel caso della Moldavia e della Georgia di cui intendiamo........
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