Ancora una volta tocca al cardinale americano Sean O'Malley e alla sua Pontificia Commissione per la Tutela dei minori tirare le orecchie al Vaticano per la gestione della vicenda Rupnik, l'ex gesuita ed ora sacerdote diocesano a Capodistria accusato da più ex suore di abusi sessuali e psicologici nell'arco di 30 anni. Accuse a cui i superiori della Compagnia di Gesù hanno riconosciuto un "grado di credibilità (...) molto alto" decidendo la dismissione del noto mosaicista lo scorso anno. Pochi mesi dopo, però, Rupnik è stato incardinato senza problemi nella diocesi slovena di Capodistria e solamente il vibrante intervento della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, che in una lettera alle presunte vittime si è detta pronta ad affiancarle nella richiesta di una revisione procedurale alla prescrizione del procedimento, ha portato il Papa a concedere una deroga per permettere al Dicastero per la dottrina della fede di esaminare ancora il caso.
Le vittime e le opere d'arte
Sono passati otto mesi da allora, ma nulla si sa dell'esito di quest'indagine e il........