Bonolis, i cartoni, il declino. Così i Millennial sono cresciuti con Bim bum bam
Il trascorrere del tempo rende offuscati i ricordi, specie quelli dell’infanzia, ma se ce n’è uno che i Millennial hanno vivido come fosse relativo a ieri, riguarda Bim Bum Bam, il contenitore di cartoni per bambini, trasmesso dal 1981 al 2002, che ogni giorno faceva compagnia ai più piccoli sulle reti Fininvest. Inizialmente, a lanciarlo è stata l'emittente televisiva del gruppo Rusconi, Antenna Nord.
Una idea lungimirante, quella degli editori Rusconi e Berlusconi, che hanno pensato all’intrattenimento delle fasce più giovani dei telespettatori. In un’epoca in cui non esistevano tablet, pc e videogiochi, il modo più piacevole di trascorrere i pomeriggi a casa, specie quando il meteo non permetteva di stare all’aria aperta, era quello di sintonizzarsi sul piccolo schermo. Il programma veniva trasmesso dagli studi di Palazzo dei Cigni, a Milano 2, ma c’erano dei periodi in cui i conduttori lasciavano il centro di produzione per registrare delle puntate speciali nel grande parco divertimenti di Gardaland.
Oggi, se ci guardiamo indietro, possiamo pure non ricordare chi fosse al nostro fianco in quei lunghi pomeriggi, se la nonna, la tata o la mamma, ma di certo abbiamo impresso nella memoria il volto di chi sbucava dal video. Come quel Paolo Bonolis lì, che con una voce squillante e una parlantina niente male, si rivolgeva ai bambini come fosse lo zio giovane, quello che sa come intrattenere i nipoti, trovando le parole e le corde giuste.
Alle 16, i bambini erano pronti davanti alla tv, cercando di destreggiarsi, fino alle 18, tra i compiti per casa e la visione dei cartoni del cuore, quasi tutti giapponesi, come Occhi di Gatto, I puffi, Georgie, Nanà........© Il Giornale
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