Il 14 agosto la malattia virale detta “vaiolo delle scimmie” è stata dichiarata dall’Oms “public health emergency of international concern” (emergenza di sanità pubblica preoccupante a livello internazionale). Si tratta del livello più alto di allerta che richiede una mobilitazione di risorse coordinate da parte della comunità internazionale.
Va detto che nel 2022, durante la precedente epidemia, l’Oms considerò offensivo il nome dell’infezione – per gli scimpanzé, supponiamo – e, dunque, da allora, la denominazione ammessa è mpox.
La diffusione
Nelle ultime settimane la notizia è stata subito enfatizzata come se fosse l’inizio di una nuova terribile pandemia.
L’Oms ha precisato che l’epidemia (o, meglio, il focolaio, data l’estensione circoscritta geograficamente) è più virulenta rispetto a quella che si manifestò nel 2022 che era di tipo 2, clade 2. Quella in corso è di tipo 1, clade 1. Per info consultare il sito del CDC.
L’infezione è in corso nella Repubblica democratica del Congo dove sono stati segnalati 17mila casi e 500 decessi (fonte: ECDC).
E in Europa? Esiste un solo caso, di “importazione”. Ossia una sola persona che si è infettata in Congo ed è poi tornata a........