L'invenzione culturale della classe dirigente
Gaetano Mosca può considerarsi il primo scienziato della politica dell'Italia contemporanea. Utilizza il termine «classe politica» come equivalente di «classe dirigente». Ritiene, infatti, che nell'arena politica non contino soltanto deputati, senatori e ministri: quanti, per dirla con Max Weber, vivono la politica come professione. Contano anche e di più coloro i quali hanno un ruolo influente sulla direzione della società. La considerazione aiuta a comprendere, in tutta la sua profondità storica, l'analisi sull'assenza di una classe dirigente di destra, che ieri Ernesto Galli della Loggia ha proposto sulle colonne del Corriere della Sera. E fa capire anche come tale mancanza divenga addirittura un nero abisso se ci si riferisce alla cultura.
Il problema, come Galli della Loggia evidenzia, non concerne la qualità del personale politico. La destra, nel corso della Prima Repubblica, ha portato in Parlamento persone di cultura ottima, persino raffinata. Tanto meno può riguardare la qualità degli intellettuali. I «maggiori» del Novecento italiano sarebbe agevole dimostrarlo -, non militano a sinistra. Attiene, piuttosto, ai luoghi ufficiali della Repubblica. Parafrasando........
© Il Giornale
visit website