Risveglio sunnita. Ma per Israele sono tutti nemici
Gli strati tettonici del Medioriente sono in movimento, non c'è forza che possa bloccarli. Si tratta per ciascuna delle forze in campo, in un panorama vasto come il mondo intero, di piazzare le mosse giuste per tempo. Un grande movimento geopolitico sposta l'epicentro dall'Iran, accucciato e confuso, e vede in Siria il terreno di scontro di sunniti e sciiti per la leadership della guerra jihadista al mondo. La scena si apre, si può dire, a Beirut con la scossa dei beeper e poi con l'incredibile eliminazione di Nasrallah: l'Iran scopre che il 7 ottobre è stato investimento sbagliato, si rende conto che i maggiori proxy del suo asse della resistenza vanno a pezzi.
Intanto, nemmeno Israele rende conto di quelli che si chiamano in linguaggio tecnico unintended results della guerra: se ne accorgono benissimo i nemici sunniti, e non solo, di Assad. Il suo regime ha la base nel partito Ba'ath fondato nel 1930 sul modello del partito fascista, guidato dagli alawiti, un gruppo musulmano........
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