Dopo un periodo di dedizione al proprio lavoro, è normale che si manifesti il desiderio di essere premiati con una retribuzione maggiore. Prendere una decisione ponderata è fondamentale, anche perché ci si potrebbe trovare a dover scegliere fra questa possibilità e quella di un aumento di livello. Ogni scelta ha i suoi pro e contro, e la decisione finale dipenderà dalle esigenze personali e dal contesto lavorativo in cui ci si trova. Esaminiamo insieme i possibili vantaggi e svantaggi di entrambe le opzioni.
Cosa si intende per aumento di livello e di stipendio
Quando si viene assunti da un datore di lavoro, viene assegnata una categoria (dirigente, quadro, impiegato, operaio, etc.) e un livello di inquadramento. L’inquadramento definisce il trattamento retributivo e può subire cambiamenti nel tempo. Un aumento di livello indica un avanzamento nella scala gerarchica del proprio ruolo lavorativo, mentre un aumento di stipendio riguarda solo un incremento della retribuzione economica, senza alcuna modifica di mansioni e/o di responsabilità. In alcuni casi, è possibile ottenere sia un aumento di livello che di stipendio: situazione ideale che, quando si verifica, consente di essere premiati sia con una maggiore retribuzione economica che con una crescita professionale.
Aumento di livello: quando scatta
Nel nostro Paese, ogni settore ha un proprio Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro), che regola i rapporti tra lavoratori e datori di lavoro, stabilendo diritti, doveri e livelli contrattuali. Ogni ruolo e categoria all'interno di un Ccnl ha uno stipendio minimo associato. L'inquadramento contrattuale è determinato dalla categoria e dal livello con cui un'azienda assume il dipendente. I vari Ccnl sono di regola soggetti a rinnovi periodici, con relativi........