La repubblica dei cavilli che avvelena la politica

Il centro migranti italiani nel porto di Shengjin, in Albania

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Mentre la nave della marina militare italiana, Libra, vaga nel mediterraneo per raccogliere emigranti clandestini e condurli nel campo di accoglienza allestito in Albania, è sempre più chiaro che il braccio di ferro tra il governo e alcuni tribunali italiani sull'elenco dei paesi da considerare sicuri per il rimpatrio travalichi l'argomento ma investa direttamente l'equilibrio costituzionale, o meglio i confini tra i Poteri esecutivo, legislativo e giudiziario che ha visto quest'ultimo negli ultimi trent'anni (da Tangentopoli in poi) allargare il proprio campo di influenza. È come se nella vita la sfera giudiziaria fosse diventata centrale a scapito chessò di quella politica o finanziaria: gira che ti rigira ogni tema, vicenda, vertenza finisce lì.

La questione non riguarda solo i magistrati ma anche gli avvocati e altre categorie che fanno parte di quella vera e propria industria - esosa e inefficiente - che è diventata l'amministrazione della giustizia. Se si pensa che il numero dei legali in Italia è superiore a quelli di Germania e Francia messi insieme, si comprende che c'è qualcosa........

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