Alessandra Graziottin: «La scuola in crisi e l'arte perduta di insegnare»
«Ero forte in inglese perché avevo un'insegnante bravissima». «La matematica mi è andata di traverso perché avevo un insegnante che me l'ha fatta odiare». «Non voglio più andare a scuola perché è solo una perdita di tempo». «Cos'hai fatto di bello oggi a scuola? Niente. Noia e basta».
Che cos'è cambiato, nella scuola di oggi? Perché il livello medio della preparazione è crollato, con un crescente analfabetismo di fatto? Certo, l'invasione del tempo e della vita da parte dei social ha avuto effetti devastanti. Tuttavia si è obiettivamente abbassato il livello culturale e motivazionale degli insegnanti. E quello dei genitori. L'ondata di bocciature all'ultimo test di entrata a Medicina non deve far abbassare i criteri di ammissione, prolungando quel pericoloso e fuorviante "tutti promossi" delle ultime maturità. Semmai deve farci interrogare su un fallimento: a furia di abbassare gli standard medi di insegnamento, di formazione e di apprendimento, abbiamo un livello medio di studenti sconfortante. Con eccezioni brillanti, d'accordo. Ma la media è drammatica.
LA RIFLESSIONE
Come ci cureranno, questi futuri medici, se provengono da scuole in cui la metà degli studenti di liceo non sa comprendere un testo........





















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