Il Cremlino non si può permettere un conflitto allargato. Le sue minacce servono a dividere e seminare discordia tra le leadership occidentali
Dopo l’attentato jihadista di Mosca, Vladimir Putin non ha fatto altro che alzare i toni delle sue minacce verso l’occidente, accusandolo di essere il mandante e l’organizzatore della strage rivendicata da Isis-K. Si è trattato di un cinico tentativo di nascondere il clamoroso fallimento dell’intelligence russa (sempre che non ci sia la regia di Mosca a monte dell’intera operazione) e di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica interna per canalizzarla verso un odio sempre più radicale nei confronti dell’Ucraina e delle potenze occidentali.
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Il Cremlino non si può permettere un conflitto allargato. Le sue minacce servono a dividere e seminare discordia tra le leadership occidentali
Dopo l’attentato jihadista di Mosca, Vladimir Putin........