Il direttore d'orchestra riesce ad interpretare tutta la delicatezza del componimento musicale, estrapolandone il contenuto più alto ma rispettandone comunque la forma
Appena rientrato in Italia da Vienna, dove ha avuto il prestigioso compito di dirigere i Wiener Philharmoniker nella Nona Sinfonia di Beethoven per celebrare i 200 anni dalla prima esecuzione, Riccardo Muti – con la medesima orchestra con cui collabora da più di cinquant’anni – ha aperto la 35° edizione del Ravenna Festival in una memorabile serata, composta da due capolavori sinfonici. La Sinfonia Haffner, celebre pagina di Mozart, nata in un periodo denso di impegni che il genio di Salisburgo stava attraversando (“Adesso ho mica poco da fare. E devo scrivere anche una nuova sinfonia. (…) Basta, dovrò lavorare la notte”, scriveva). La sua creatività aveva qualcosa di miracoloso, è vero, e le note parevano uscire dalla penna sotto dettatura, ma egli era pur sempre un........