"Sono favorevole alla partecipazione degli atleti di Mosca e di quelli bielorussi, ma a patti chiari. I Giochi di Parigi non devono servire alla propaganda del Cremlino". Parla il ministro dello sport
Andrea Abodi trattiene il fiato per qualche secondo: “E’ una domanda complicata che implica una risposta ben argomentata: devo tener conto anche della linea del governo di cui faccio parte, ma da ministro dello Sport sono favorevole alla presenza di atleti russi e bielorussi alle prossime Olimpiadi di Parigi, purché, e questo lo voglio dire in premessa, con regole chiare e inappellabili. Come accaduto per i Mondiali di scherma che si sono celebrati in Italia. Credo, e non è retorica, nella diplomazia dello sport”.
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Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.
"Sono favorevole alla partecipazione degli atleti di Mosca e di quelli bielorussi, ma a patti chiari. I Giochi di Parigi non devono servire alla propaganda del Cremlino". Parla il ministro dello sport