Il giurista ed ex senatore di Pci e Ds: "Non ho cambiato idea. Ho sempre pensato che con l’introduzione del rito accusatorio una modificazione sarebbe stata normale e opportuna"
Si compiace, con garbo ma si compiace. Non vede nuvole nere all’orizzonte per la nostra malandata giustizia. Alla fine Giovanni Pellegrino può dire di “averci visto lungo”. Una delle sue idee da “eretico di sinistra” fa parte dello schema per la riforma costituzionale della giustizia approvata dal governo su proposta del ministro Carlo Nordio. C’è, infatti, anche la separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante. “Bene, non ho mai avuto occasione o ragioni per cambiare idea”, dice Pellegrino, ex senatore (Pci-Pds-Ds, da qui il suo autodefinirsi “eretico di sinistra”). Ottantacinque anni, giurista con una lunga militanza professionale. Perché è necessario separare le carriere? “Ho sempre pensato che con l’introduzione del rito accusatorio una modificazione sarebbe stata normale e opportuna. Passando al rito........