Un modo di dire per schermarsi dal mondo degli scocciatori. E poi c’erano le cartoline, la segreteria telefonica e i rap. Un libro ricostruisce il mondo a più voci dello scrittore di “Fratelli d’Italia”

Nel format “enciclopedia” dell’editrice Electa già sperimentato per Italo Calvino, Alberto Savinio, Gianni Rodari, Saul Steinberg, Virginia Woolf, adesso spunta anche Alberto Arbasino. E qui si va dalla A di “America” alla Z di “Zombi”, e sarà un modo anche per avvicinarsi al Sommo di Voghera mancato tre anni fa senza il timore di buttarsi sulle mostruose 1.400 pagine dei “Fratelli d’Italia” dell’ultima edizione Adelphi. Anche se il Sommo ha sempre precisato che il suo è un romanzo-conversazione, dove uscire e entrare senza troppe ansie, senza la pretesa di leggerlo dall’inizio alla fine (ma muovendosi invece come a un party, e, in caso di incontri molesti, magari fare come insegnava lui ai pranzi, dire “vado a prendere le posate”, anche avendole già in mano, disorientando l’interlocutore. Altra tecnica che suggeriva, quando siete in trappola, fingere una serie di tic facciali devastanti, per mettere in fuga l’invitato ansioso di conversazione).

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Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).

L'eleganza di un "vaffa", Arbasino dalla A alla Z

L'eleganza di un "vaffa", Arbasino dalla A alla Z

Un modo di dire per schermarsi dal mondo degli scocciatori. E poi c’erano le cartoline, la segreteria telefonica e i rap. Un libro ricostruisce il mondo a più voci dello scrittore di “Fratelli d’Italia”

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