Quer pasticciaccio brutto di Abu Dhabi. Tra Yuppies e Alberto Sordi, ascesa e caduta del finanziere romano, soprannominato “er cash”

Esiste un razzismo finanziario? Prima di essere arrestato ieri ad Abu Dhabi, il finanziere romano Danilo Coppola postava all’impazzata su Instagram storie in cui accusava giudici “deviati” e pezzi del Csm, ma tutti erano colpiti piuttosto dalla parlata. “Penzate che io nella vita voglia fa’ er latitante?”, e poi “Signori bongiorno” alla Roberto Carlino mentre correva sul tapis roulant e richiedeva “separazione delle carriere”, perché lui si sente perseguitato dai magistrati che a un certo punto avrebbero bloccato la scalata di quello che da sconosciuto palazzinaro romano era diventato il ventunesimo uomo più ricco d’Italia.

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Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).

Danilo Coppola, la maledizione dei furbetti e Natale ad Abu Dhabi

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