Alla fine dopo quattro anni e tre referendum, i cileni hanno preferito tenersi la vecchia carta costituzionale. Intanto, tira un sospito di sollievo il presidente della sinistra radicale Gabriele Boric, dopo il tentativo di trasformare il voto di domenica in un referendum su di lui da parte della nuova destra

“È come un uomo che corteggia tante donne per poi alla fine decidere di restare con la compagna di tutta la vita, che alla fine non era tanto male”. Autore del libro-manifesto dell’opposizione a Pinochet nel referendum del 1988 e poi collaboratore del presidente della transizione alla democrazia Patricio Aylwin, così il sociologo Eugenio Tironi commenta il voto con cui domenica (con il 55 per cento di No) i cileni hanno bocciato una proposta di Costituzione giudicata talmente a destra che la stessa sinistra ha preferito tenersi il testo vigente (voluto da Pinochet, ma poi abbondatemente emendato dal Cile democratico).

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In Cile vince la “Costituzione di Pinochet”

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Alla fine dopo quattro anni e tre referendum, i cileni hanno preferito tenersi la vecchia carta costituzionale. Intanto, tira un sospito di sollievo il presidente della sinistra radicale Gabriele Boric, dopo il tentativo di trasformare il voto di domenica in un referendum su di lui da........

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