L'ondata di migranti negli Stati Uniti è percepita degli elettori sempre più come incontrollata e così la campagna elettorale americana di trasforma in un "duello alla frontiera"

Lo hanno ribattezzato “duello alla frontiera” il viaggio parallelo di Biden e Trump al confine col Messico. Potrebbe essere il titolo di un Western, e in effetti il termine “frontiera” evoca un archetipo profondo nella cultura degli Stati Uniti: un paese nato da una colonizzazione che spingeva le frontiere sempre più a ovest, e per cui Kennedy fece una campagna elettorale spiegando che ormai bisognava puntare a una “Nuova Frontiera” non più sul terreno, ma di progresso ideale. Oltre sessanta anni dopo i presidenti hanno ripreso a cercare voti a proposito di frontiere: non più però da conquistare, ma da chiudere a un'ondata di migranti che viene sempre più percepita dagli elettori come incontrollata. Al punto che ormai la linea trumpiana è chiaramente sul “chi se ne frega dall’Ucraina, basta che non entrino stranieri”.

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Il duello di Biden e Trump al confine con il Messico

Il duello di Biden e Trump al confine con il Messico

L'ondata di migranti negli Stati Uniti è percepita degli elettori sempre più come incontrollata e così la campagna elettorale americana di trasforma in un "duello alla frontiera"

Lo hanno ribattezzato “duello alla frontiera” il viaggio parallelo di Biden e Trump al confine col Messico.........

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