Coinvolgere i paesi produttori di petrolio senza cascare nel greenwashing. Parlano Cingolani e Nicolazzi
Per chi pensa che lasciare organizzare la Cop agli Emirati Arabi sia come affidare la guida dell’Avis a un vampiro, le parole del presidente della Cop di Dubai, Ahmed al Jaber, sono apparse come uno scandalo. In un video pubblicato dal Guardian, al Jaber dice che “non c’è nessuna scienza che dica che l’eliminazione graduale dei combustibili fossili ci permetterà di raggiungere l'obiettivo di 1,5° C”. Al Jaber è ministro dell’Industria e amministratore delegato della compagnia petrolifera di stato Adnoc, ma anche presidente di Masdar, l’azienda con sede ad Abu Dhabi che possiede una quota del più grande impianto fotovoltaico del mondo: 4 milioni di moduli solari che occupano più di 20 chilometri quadrati di deserto. I suoi affari incarnano benissimo le contraddizioni che i paesi produttori di petrolio rappresentano oggi, impegnati a difendere i propri interessi nell’estrazione delle fonti fossili mentre investono miliardi nelle energie pulite. La transizione verso fonti energetiche meno inquinanti – non solo solare, ma anche eolico e idrogeno verde – è una priorità già da qualche anno per i paesi del Golfo, dove i soldi non mancano e si punta a realizzare progetti ambiziosi.........