Transizioni 5.0 in zona Tafazzi: ordini di macchine utensili in rosso

L'associazione dei costruttori italiani pubblica i dati che fotografano il calo degli ordini, sia all'estero sia in Italia. Pesano le tensioni geopolitiche ma anche la politica del governo, incerta sugli incentivi

Un secco stop agli ordini di macchine utensili è un segnale non incoraggiante per gli investimenti targati 2024. E per la gestione delle transizioni digitale e ambientale. Arriva da un’associazione di categoria dei produttori, l’Ucimu-Confindustria, solitamente molto prudente nelle sue esternazioni, che stavolta se la prende con il governo. Ma andiamo per gradi: il calo degli ordini di macchinari italiani del primo trimestre dell’anno in corso è addirittura del 18,9 per cento in riferimento all’analogo periodo del 2023 e di conseguenza l’indice Ucimu, con base 100 al 2021, è precipitato a quota 77,9. Gli ordini raccolti fuori dell’Italia sono diminuiti del 18,5 per cento mentre il mercato interno ha fatto segnare un arretramento del 19,4 per cento. E in questo caso l’indice Ucimu è sceso fino a quota 55. Secondo le analisi della presidente Barbara Colombo le motivazioni del calo dell’export sono di segno prevalentemente geopolitico. L’allargamento delle tensioni in medio oriente e il prolungarsi del conflitto in Europa dell’est hanno spaventato il........

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