Una tendenza nata dai Cobas ed estesa alle confederazioni nazionali. Risultato: tanti disagi, zero accordi

Senza voler entrare nella ragnatela dei dati diffusi sulla partecipazione dei lavoratori, dopo venerdì 17 novembre possiamo sdoganare il concetto di sciopero generale di minoranza. A qualcuno, giustamente, potrà apparire come un ossimoro ma occorre fare i conti con questa trasformazione della lotta e della cultura politico-sindacale, altrimenti si rimane nell’ombra e si finisce per assistere alle dichiarazioni di Matteo Salvini e Maurizio Landini come lo spettatore di una partita di tennis, girando il collo una volta di qua e l’altra di là. Il concetto di sciopero generale di minoranza ci induce, se non obbliga, a rivisitare la stessa vecchia nozione di parti sociali che sicuramente nel tempo si è logorata.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

Scioperi del venerdì, deriva di un sindacalismo fallito

Scioperi del venerdì, deriva di un sindacalismo fallito

Una tendenza nata dai Cobas ed estesa alle confederazioni nazionali. Risultato: tanti disagi, zero accordi

Senza voler entrare nella ragnatela dei dati diffusi sulla partecipazione dei lavoratori, dopo venerdì 17 novembre possiamo sdoganare........

© Il Foglio