La sentenza del Tribunale di Roma stabilisce che i vip del web possono essere considerati agenti di commercio. E sparisce il fascino della professione che molti giovani vogliono fare. L'indagine di Assolombarda
Ve lo ricordate il venditore casa per casa col tedeschissimo Folletto? O le mitiche presentatrici Avon, per non parlare poi dei venditori di enciclopedie di cui ogni famiglia del boom con figli è stata vittima? Sembrava il lavoro di un passato remoto ma il Tribunale di Roma ha confermato la tesi degli Agenti Fnaarc: piazzisti e influencer sono due figure professionali diverse, ma entrambe promuovono le vendite. Così la sentenza del Tribunale di Roma ha confermato la validità dell’accertamento ispettivo della Fondazione Enasarco, l’ente previdenziale degli agenti di commercio, stabilendo che gli influencer possono essere considerati agenti di commercio. E tutto il fascino della professione più ambita dalle giovani generazioni è volato via. Ma la ricerca e la costruzione dei nuovi lavori (con buona pace degli aspiranti Ferragnez) è materia........