“Cara Europa”, ecco le richieste delle imprese lombarde

Assolombarda, Pmi, commercio. Un “manifesto” in dieci punti e l’obiettivo di una “reindustrializzazione sostenibile”

In attese delle elezioni europee non si sa quanto promettenti per il sistema Italia e soprattutto per il nord che cerca di rimanere aggrappato alla crescita continentale, la Lombardia delle imprese non smette di stupire. Se si guarda al fatturato dei primi mesi 2024, confrontato con quello del 2023, si nota un calo del 2,3 per cento. Ma le previsioni del Pil parlano di una crescita dell’1 per cento, mentre solo tre mesi fa pareva fermarsi allo 0,6 per cento. “L’economia lombarda ha prodotto 84 miliardi in più negli ultimi 5 anni grazie alla forza delle nostre imprese. Davanti alle sfide dei prossimi anni – spiega Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – servono una visione e una politica industriale europea sui dossier strategici che garantiscano tenuta e competitività”.

Già, l’Europa. Nei giorni scorsi proprio Spada ha incontrato alcune personalità politiche che avranno un peso sulle scelte della prossima Commissione europea. A tutte ha ribadito la necessità di mettere al centro “dossier strategici come energia, unione bancaria e del mercato dei capitali, difesa e integrazione delle politiche fiscali”. Ma non solo. “Pensiamo all’importanza del tema delle materie prime critiche, elemento chiave per realizzare le transizioni ecologica e digitale. L’intelligenza artificiale, per esempio, richiederà entro il 2030, per ogni anno, circa 2 milioni di tonnellate di rame. E’........

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