La scommessa che Khamenei ha già perso sulle elezioni in Iran

“Che si tratti di fare le riforme economiche, di rafforzare la giustizia sociale, della corruzione e della repressione, di lavorare per avere una parità di diritti tra gli uomini e le donne oppure di ridurre l’isolamento internazionale dell’Iran, gli iraniani sono più uniti che mai contro lo status quo”. Parla Azimi

Ali Khamenei e l’establishment della Repubblica islamica avevano fatto un calcolo sulle elezioni di oggi: avevano ammesso alla corsa un candidato riformista debole (alle precedenti elezioni i candidati riformisti erano stati tutti banditi) e avevano immaginato che una piccola apertura per rendere il voto più competitivo avrebbe aiutato l’affluenza – che è considerata la misura della legittimità del sistema – senza pregiudicare le possibilità di vincere del loro candidato preferito. Alla fine l’affluenza al primo turno è stata la più bassa della storia della Repubblica islamica e il candidato considerato il........

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