Le parole della studiosa Robin DiAngelo sulla Cappella Sistina hanno lasciato indifferenti i media tradizionali. In Italia sono state accolte con qualche sbadiglio. La sua teoria antirazzista sembra infatti un'infernale macchina per darsi sempre ragione

Sorpresa: non ha fatto notizia la dichiarazione di Robin DiAngelo, studiosa americana di teoria critica della razza, secondo cui la scena della creazione nella Cappella Sistina è l’epitome della convergenza fra suprematismo bianco e patriarcato. Eppure c’erano tutti gli ingredienti giusti: un’accademica di gran moda, il cui libro White fragility è stato tradotto in tutto il mondo; un’icona artistica globale, presente alla mente di chiunque, con gli indici di Dio e dell’uomo che si toccano; un’interpretazione inedita e spiazzante ma che utilizza due termini in gran voga per rileggere il passato con gli occhi di oggi.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

Buon segno se non fa notizia il j'accuse contro il suprematista Michelangelo

Buon segno se non fa notizia il j'accuse contro il suprematista Michelangelo

Le parole della studiosa Robin DiAngelo sulla Cappella Sistina hanno lasciato indifferenti i media tradizionali. In Italia sono state accolte con qualche sbadiglio. La sua teoria antirazzista sembra infatti un'infernale macchina per darsi sempre ragione........

© Il Foglio