Lo youtuber ha portato alla luce la miseria umana della stazione centrale di Roma. Criticato per la "spettacolarizzazione" ma ci ha anche aiutato a riscoprire l'empatia
Nell’ultimo anno, Simone Cicalone, tenutario di un canale YouTube da oltre 650.000 iscritti, ha affrescato una autentica saga sulla Stazione Termini e sui suoi dintorni: favelas, baraccamenti, disagio estremo, aggressioni, violenze, storie di solitudini e di derive esistenziali, droga, abuso di alcolici, degrado urbano che vede scivolarsi addosso, indifferenti o timorosi, turisti, pendolari, semplici passanti, in previsione di un Giubileo che si annuncia frizzantino.
Carrellate di video in cui Cicalone, i fighter Mattia Pileggi e Mattia Faraoni e altre figure che hanno composto nel corso del tempo una autentica crew, percorrono in lungo e in largo piazza dei Cinquecento, via Giolitti, via Marsala e poi le vie interne dell’Esquilino, rivelando alla luce azzurrognola del web una realtà di rara crudezza e confrontandosi con gli abitanti della zona. Un format che non riguarda solo la Stazione romana, e nemmeno solo Roma.........