"Viaggi, incontri, scoperte". Quello di Franco Brevini è un libro sull’andare oltre la lontananza, sull'evoluzione del viaggiare che oggi trova la sua sintesi in tre figure: il turista, il vagabondo e il migrante

Per un caso piuttosto sorprendente, proprio il giorno in cui è stato qui pubblicato il mio precedente articolo sulla nausea del viaggiare e la sua vanità, ho ricevuto un libro in lode del viaggio, dell’andare via. Nel primo caso ero stato ispirato dal libro dell’antropologo Vito Teti sulla “restanza”. Nel secondo caso mi vedo ora quasi costretto a riflettere da un libro di Franco Brevini, anche questo fondamentalmente autobiografico benché documentatissimo. Ho ammirato lo spirito e la competenza di Vito Teti come ora ammiro competenza e spirito di Brevini, docente di Letteratura all’Università di Bergamo, ma che potrebbe anche lui insegnare antropologia e storia dell’andare verso un altrove, come mostra questo suo libro La conquista della lontananza. Viaggi, incontri, scoperte (il Mulino, pp. 343, euro 19).

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Arrivare e partire. Quell'innata attrazione dell'uomo per il viaggio

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Per un caso piuttosto sorprendente, proprio il giorno in cui è stato qui........

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