L’avvocato Galati assolto in appello dopo dieci anni di battaglie legali
Dopo oltre dieci anni di battaglie legali, si è finalmente concluso il lungo iter giudiziario che ha coinvolto l'avvocato Antonio Galati, l'ex capo della Squadra Mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento, e il suo vice, Emanuele Rodonò. La Corte di Appello ha emesso una sentenza definitiva di assoluzione per i tre imputati, con la formula «perché il fatto non sussiste», ponendo così fine a una delle vicende più controverse della giustizia calabrese. La decisione segna la fine di un lungo processo, che ha visto l'assoluzione di Galati e dei due vicequestori dall'accusa di collusione con il clan Mancuso.
Come è iniziato tutto
L'intera vicenda si inserisce nel contesto dell'operazione “Purgatorio”, un'indagine condotta dai carabinieri del ROS e dalla Squadra Mobile di Catanzaro, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). L'operazione, parte di un'inchiesta più ampia chiusa tra il 2012 e il 2013, aveva come obiettivo quello di smantellare presunte connivenze tra il clan Mancuso e alcune figure istituzionali.
Il 25 febbraio 2014, un'ordinanza di custodia cautelare colpì l'avvocato Antonio Galati e i due poliziotti, Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò. Galati........
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