È brava e seduce eppure la premier Giorgia Meloni preferisce restare un capo solitario

In una giornata qualunque, la torrentizia conferenza stampa della premier sarebbe apparsa soporifera e reticente, roba da far quasi rimpiangere le conferenze stampa di fine anno nelle quali Berlusconi si adoperava con successo per addormentare la platea di cronisti.

Ma ieri non era una giornata qualunque: era il giorno dopo la liberazione di Cecilia Sala e la premier andava comunque sul velluto. Tutto è bene quel che finisce bene e la vicenda Sala, per l’Italia e per gli italiani, è già finita bene quale che sia la sorte dell’iraniano Abedini.

Così la premier può permettersi di ringraziare tutti per il brillante lavoro compiuto nella crisi, anche se di brillante nella performance del ministro Tajani e della nostra intelligence sembra esserci stato ben poco. Complice anche la retromarcia ingranata dalla dimissionaria Elisabetta Belloni, può derubricare la sua dipartita dalla direzione del Dis a fattarello secondario, incidente minore e già risolto.

La presenza in squadra della ministra Santanché, che sarebbe uno sfregio anche per il miglior........

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