Ci occupiamo spesso dei temi riguardanti il sovraffollamento carcerario, parliamo di come le nostre carceri stiano vivendo un momento drammatico e difficile da oramai troppo tempo. Tuttavia, non possiamo continuare ad ignorare come anche il sistema penitenziario minorile, che ha spesso rappresentato una realtà meno problematica nel sistema carcerario italiano, stia vivendo una realtà drammatica. In un solo anno il numero di ingressi negli istituti penitenziari per minorenni è aumentato esponenzialmente, portando un sistema già di per sé fragile e complesso molto vicino al collasso.
La funzione della pena, come sancito dalla nostra Carta costituzionale, è quella di rieducare il reo, di permettergli di rientrare in società ricucendo la frattura dell’ordine sociale creata dal reato, e tale principio fondamentale risulta ancora più urgente ed essenziale nei confronti dei minorenni, con un futuro ancora più ampio da riscrivere e “salvare”. La rieducazione, nell’ottica del sistema carcerario minorile, assume un’importanza fondamentale: dimostrare ai ragazzi cosa significhi il vivere all’insegna della legalità, del rispetto........© Il Dubbio