Il Consiglio superiore della magistratura colloca due toghe fuori ruolo per destinarle all'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia e subito ripartono le polemiche, questa volta però amplificate dalla forte scopertura che caratterizza ultimamente molti dei tribunali italiani. Il corto circuito è andato in scena durante l’ultimo Plenum a Palazzo Bachelet.
Dopo una intera mattinata dedicata alla discussione su come portare a compimento il Pnrr, applicando temporaneamente alcuni magistrati negli uffici più a rischio sui tempi, ecco spuntare la delibera che destinava due magistrati, entrambi in servizio a Roma, uno in procura e l’altro alla Corte d’appello, all’Ufficio legislativo di via Arenula.
La pratica è arrivata in Plenum con la solita motivazione “stampone”, scaricando la responsabilità sul Guardasigilli Carlo Nordio che aveva scelto le due toghe ed a cui, nell’ottica della leale collaborazione, non si poteva dire di no. Una giustificazione che è stata........