Auriemma non pilotò nomine con Palamara: le chat non bruciano più

Il procuratore di Viterbo Paolo Auriemma non fece accordi con Luca Palamara per “pilotare” le nomine dei magistrati al Csm. Lo ha stabilito questa settimana la Sezione disciplinare di Palazzo Bachelet, presieduta dal vice presidente Fabio Pinelli, che ha assolto Auriemma da tutte le incolpazioni che gli erano state contestate. Il procedimento disciplinare era nato dalle stranote chat estratte dal cellulare dell’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati e trasmesse al Csm, nell’ormai lontano 2020, dalla procura di Perugia che stava indagando su di lui per l’ipotesi di corruzione (da cui è stato poi assolto, ndr).

Ad Auriemma, ex componente del Csm e per anni esponente di primo piano come Palamara della corrente centrista Unicost, venivano contestati dalla Procura generale della Cassazione ben cinque casi di presunta “interferenza”. Al termine della istruttoria, quanto mai lunga ed approfondita, è emerso però che i messaggi scambiati fra Auriemma e Palamara rientravano in quelle che sono le normali discussioni su dinamiche associative, senza mai........

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