Le famose «convergenze sui temi» tanto auspicate da Elly Schlein e Giuseppe Conte stentano a decollare, e così sono i centristi di Azione e Iv che nel frattempo «convergono» con la maggioranza dicendosi d’accordo con la riforma della separazione delle carriere, che ha ottenuto martedì il via libera in commissione Affari costituzionali alla Camera.
Se Carlo Calenda non ha mai nascosto il suo impegno per una riforma della giustizia seria che prevedesse anche la separazione delle carriere dei magistrati e alla quale, in questo caso, Azione non avrebbe di certo fatto mancare il suo sostegno, anche il leader di Iv Matteo Renzi ha ribadito il suo sì al testo, lasciando tuttavia aperti diversi dubbi sull’effettiva realizzazione della norma.
«Se fosse davvero la separazione delle carriere noi voteremmo a favore, sono da sempre per la separazione delle carriere, il problema è che non sai mai quello che c’è sotto - ha detto l’ex presidente del Consiglio - Se c’è la separazione delle carriere voto a favore, ma se devo dare un giudizio su questi due anni, Nordio e Delmastro delle Vedove sono i peggiori del Governo».
La critica renziana al ministro della Giustizia, più volte definito «un galantuomo»........