Rischiava di vedersi i riformisti bussare alla porta del Nazareno, pronti a chiedere conto di un’altra, cocente sconfitta dopo quella ligure di qualche settimana fa. Perché data per vinta da subito l’Emilia-Romagna, tutti gli occhi erano puntati sull’Umbria, dove la presidente uscente di centrodestra, Donatella Tesei, era data leggermente avanti rispetto alla sindaca di Assisi e candidata del centrosinistra, Stefania Proietti.
Elly Schlein insomma si giocava buona parte del suo futuro politico, ed ecco che il ribaltone di Proietti, con il centrosinistra che si riprende una regione storicamente “rossa” come l’Umbria, dà nuovo ossigeno al Nazareno e alla segreteria Schlein. La quale sottotraccia una sponda ai riformisti l’ha data, quando a urne ancora aperte ha risolto l’enigma Anci riuscendo a trovare un accordo sul sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, trait d’union tra Pd e M5S, ma con il suo sfidante, il primo cittadino di Torino, riformista, Stefano Lo Russo, che entra in segreteria come coordinatore dei sindaci dem.
Insomma........