Da una parte le Regionali d’autunno, con la ricerca di un posizionamento non facile da trovare, stretto tra l’esigenza dell’alleanza con il Pd e la necessità di non lasciar andare troppi voti “a sinistra” verso Avs. Dall’altra, i problemi interni relativi alle intenzioni di Beppe Grillo, uscito ieri definitivamente allo scoperto giurando guerra al nuovo leader.
Quelle che attendono il presidente M5S Giuseppe Conte non saranno settimane facile, con alcune questioni già sul tavolo, dal ruolo pentastellato nelle dinamiche in Vigilanza Rai a quello sull’elezione del giudice mancante della Consulta, e altre che arriveranno presto, su tutte il voto in Liguria prima e in Emilia- Romagna e Umbria poi.
E così l’ex presidente del Consiglio sta cercando di mettere ordine, a partire dall’okay alla candidatura di Michele De Pascale alla guida della regione rossa per eccellenza. «Le parole di stima di Conte fanno piacere perché non sono parole di persone che non ti conoscono, ma di persone con cui hai collaborato - ha detto ieri De Pascale dopo l’incontro tra i due a Roma, avvenuto qualche giorno fa - Se Giuseppe Conte ha stima nei miei confronti è perché durante la pandemia abbiamo lavorato molto insieme». Il candidato del centrosinistra era alla fiera di Bologna per un “duello” a distanza con l’avversaria Elena Ugolini, sostenuta dal centrodestra. «Allo stesso modo - prosegue - se ho un buon........