«Nessuno può ridicolizzare o strumentalizzare il lavoro di chi si dedica alla missione della Corte penale internazionale. Nessuno Stato parte può cercare di sfuggire ad obblighi pregnanti di eseguire le decisioni della Corte». Silvana Arbia, magistrata dalla grande esperienza internazionale - ha ricoperto, tra i vari incarichi, quello di Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda -, sottolinea il ruolo fondamentale della Cpi, dopo i mandati di arresto nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dell’ex ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, e dell’esponente di Hamas, Mohammed Al- Masri.
I mandati di arresto della Corte penale internazionale hanno suscitato reazioni tra le più diverse. Nel profluvio di dichiarazioni è stato trascurato il ruolo della Cpi?
Vorrei partire da alcune premesse. La richiesta iniziale di mandato d’arresto del Procuratore, risalente al 20 maggio di quest’anno, riguardava anche altri due leader di Hamas, Yahya Sinwar e Ismail Haniyeh, il cui decesso successivo ha comportato la fine della procedura nei loro confronti. Ricordo anche che l’esercizio della giurisdizione penale internazionale sui crimini internazionali di competenza della Cpi, che si........