Nel millesimo giorno di guerra in Ucraina è stato diffuso l’allarme di un “grande attacco aereo” di Mosca su Kyiv. Notizia poi rivelatasi falsa. Nonostante la grande preoccupazione, l’avvocata Lilya Sekelyk ha continuato a lavorare. «Devo essere sincera – confida Sekelyk al Dubbio -, ho appreso dal vostro giornale che l’Ucraina è in guerra da mille giorni. Ho infatti smesso di contare i giorni di guerra. Credo che un certo simbolismo sia significativo solo per i nostri partner internazionali per sollevare le loro preoccupazioni rispetto a quanto sta avvenendo qui in Ucraina. Personalmente, non mi interessa se i missili volano verso il mio Paese il trecentesimo o il millesimo giorno di guerra. Ho la sensazione che questa guerra venga menzionata dalla comunità internazionale e dai nostri partner solo nei giorni che qualcuno ritiene importanti. Nel frattempo, il mondo continua a vivere e continua a chiamare Putin. Tranne il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, che è davvero dura come l’acciaio».
Com’è la situazione a Kyiv dopo mille giorni di guerra?
Kyiv vive la guerra ogni giorno. Non passa giorno senza che risuonino gli allarmi aerei. Ieri, per esempio, ci sono stati ben tre allarmi. Dall'inizio della legge marziale, la capitale ucraina è stata interessata da ben........