Fatta la legge, trovato l’inganno? Le cose sono un po’ più complicate quando si tratta di maternità surrogata. Al punto che a meno di una settimana dall’approvazione definitiva del reato universale, la crociata contro la gestazione per altri sembra già passata alla fase due: la “guerra” psicologica.
A dare il là ci ha pensato la ministra della Famiglia e della Natalità Eugenia Roccella, che ieri ha chiamato alle armi i medici “spia”. «Un pubblico ufficiale, e anche il medico, è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla procura. E poi si vedrà», ha spiegato l’esponente del governo. La quale spera che la nuova legge «abbia un effetto fortemente dissuasivo». Come dire: se non basta il codice penale, resta sempre lo spauracchio della galera.
Peccato, però, che i camici bianchi non abbiano gradito molto l’invito alla delazione: al contrario hanno esortato i pazienti a recarsi dal medico senza timori. «Il medico ha il dovere di curare: dovere che gli deriva dalla Legge - in primis, la Costituzione - e dal Codice deontologico, è confermato dalla giurisprudenza e prevale su ogni altro obbligo, facoltà o diritto. Che il medico sia esonerato dall’obbligo di denuncia nei confronti del proprio paziente lo si desume anche dal capoverso dell'articolo 365 del Codice penale che esime il medico da tale obbligo quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Quindi il medico non deve, è vero,........